Vuole essere solo una testimonianza di quella che è stata la mia personale esperienza di incontro con lo yoga. La speranza è che essa possa servire a comunicare quanto potente possa essere lo yoga nella vita delle persone, se praticato con convinzione e volontà. Mi sono accostata allo yoga tre anni fa, quando mi trovavo nel pieno di una crisi profonda.
Il problema, che in realtà era solo il sintomo di un problema, consisteva in un’insonnia gravissima che mi impediva ormai di vivere serenamente.
Da almeno 5 anni ne soffrivo, ma negli ultimi tempi la situazione si era fortemente aggravata. Fin dai tempi della scuola e dell’università, in realtà, mi capitava di non riuscire a dormire i giorni precedenti ad un esame, ma, se pure
questo provocava un certo stress, la situazione era ancora assolutamente gestibile. Negli ultimi anni invece, in concomitanza con l’inizio del lavoro,
gli episodi di insonnia sono diventati sempre più frequenti, fino ad essere quotidiani, cioè non riuscivo più a dormire malgrado non ci fosse nessun motivo apparente di preoccupazione. Rimanevo così, per giorni, senza dormire neppure 5 minuti, con conseguenze drammatiche per lo svolgimento delle mie quotidiane attività. Dovendo svolgere, tra l’altro, un lavoro di grande impegno mentale e concentrazione, si può immaginare come fosse difficile per me
affrontare al mattino la giornata che mi si prospettava. Né medici, né medicine, hanno saputo aiutarmi in questa situazione, che andava sempre più peggiorando in un circolo vizioso, per cui meno dormivo, più mi preoccupavo e meno ancora dormivo. In quella situazione per me non esistevano più aspirazioni, progetti, esisteva solo la mia grande difficoltà a vivere. Pensavo che mai avrei potuto avere una famiglia ed accudire dei bambini, perché non ero in grado neppure di badare a me stessa, e soffrivo al pensiero di questa mia vita così fallimentare. Un giorno, cercando confusamente su internet qualche informazione che mi fosse utile per risolvere il problema, ho letto un articolo sullo yoga e sulla possibilità che esso offre di raggiungere livelli di
rilassamento profondi. Così pensai di provare questa strada, pensando, inizialmente, che lo yoga fosse solo una pratica fisica e ignorando che, in realtà, esso è molto, molto di più. Poi fu la fortuna a giocare un ruolo importante, perché mi capitò di trovare un volantino con i riferimenti di Moreno Lupetti, che subito mi apprestai a contattare. Non sarebbe stato certamente lo stesso se mi fossi rivolta ad altri. Fu così che andai alla prima lezione di yoga, e subito intuii che c’era qualcosa di rivoluzionario in quello che ci diceva l’insegnante e che in quelle parole poteva esserci una chiave di risoluzione del mio problema. Uscita dalla palestra, mi capitò per la prima volta di soffermarmi ad osservare con grande piacere e benessere interiore il paesaggio intorno
a me. Era come se la mente, sgombra da inutili pensieri, fosse pronta a
ricevere tutto ciò che di meraviglioso il mondo mi offriva. Capii davvero che qualcosa di nuovo era successo in me. Bastò quella convinzione fortissima che mi scattò il primo giorno, la convinzione, cioè, che quella era la strada giusta, perché io mi buttassi a capofitto in questo nuovo percorso, assorbendo avidamente tutti gli insegnamenti di Moreno, come una spugna, perché in quelle parole riconoscevo la svolta della mia vita. Malgrado lentamente qualcosa in me andava cambiando, non ottenni immediatamente la risoluzione della mia insonnia: bisognava cambiare i meccanismi di vita che si erano radicati fin dall’infanzia in anni ed anni, e questo non era certo impresa semplice. Ma dopo un anno ho cominciato a vedere i benefici tangibili di questo
percorso. Finalmente un nuovo modo di pensare cominciava a diventare automatico e a scalzare i vecchi modi di affrontare la vita. Finalmente cominciavo a capire che i miei bisogni dovevano essere compresi, rispettati e soddisfatti per poter vivere bene, e non ignorati e soffocati come ero abituata a fare per dare la precedenza ad esigenze “esterne a me”. Ho cominciato a smetterla di giudicarmi severamente e contemporaneamente a temere i giudizi degli altri, ed ho iniziato ad “osservarmi” semplicemente, come Moreno ci diceva. Per me questo era veramente un concetto rivoluzionario, perché da
sempre per me era giusto ed automatico criticarmi e pretendere da me il
massimo ad ogni costo. Finalmente la mia persona era di nuovo “al centro”, ero ridiventata importante per me, da rispettare e difendere. E i benefici si sono cominciati a vedere, perché lentamente ho ricominciato ad abbandonarmi al sonno, serena, senza preoccuparmi più di quello che avrei fatto o non fatto il giorno dopo, vivendo il momento presente e nient’altro. Contemporaneamente, ho potuto finalmente ricominciare a dar spazio alle mie aspirazioni, che mi apparivano ogni giorno più “possibili”, man mano che acquistavo consapevolezza ed equilibrio. Ed ho cominciato anche a realizzare piano piano quelle aspirazioni, con fiducia ed ottimismo. E tra queste, ho cominciato di nuovo ad accarezzare il sogno di avere dei figli, che istintivamente sentivo in me fin da quando ero bambina e che adesso mi sentivo di poter realizzare, perché ora sentivo di avere qualcosa di importante da insegnare a qualcuno. Arrivo finalmente al giorno presente: nella pancia ho una bimba che si muove e che vuole venire alla luce. E’ una bimba che per me rappresenta quasi un miracolo, dopo le difficoltà enormi che ho affrontato e superato, e dopo anche le recenti vicende che hanno afflitto la città dell’Aquila. E’ una bimba che nasce dalle macerie e dalla disperazione e porta con sé le speranze e la voglia forte di rinascita.
Se questa bimba c’è è certamente grazie alla caparbietà della sua mamma, che con determinazione si è impegnata per prendere in mano le redini della propria vita, ma anche grazie a Moreno, che l’ha guidata mirabilmente attraverso un percorso di crescita, facendole scoprire i nuovi orizzonti offerti dallo yoga.
Quello che mi ha sempre colpito fortemente di lui, e che mi ha consentito di fidarmi di lui, oltre alla sua competenza, è l’equilibrio e la saggezza che traspaiono da ogni suo gesto ed ogni sua parola: lui dimostra col suo esempio che lo yoga aiuta davvero ad essere persone migliori.
Emanuela